sabato

Ad un passo tra la vita e la morte, Dio è sesso, su La Via del Tango

Come mai se la carne è debole e lo spirito forte, la carne vince sempre?

Lo so che può sembrare un discorso “strano” poco canonico, ma non blasfemo, ne La Via del Tango non è cosi, si può dimostrare un grande equilibrio nel manifestare la sessualità…

Nelle figure dei ballerini in movimento, che ballano tango argentino mi è parso di rintracciare questo tema, come nei testi delle canzoni d’altronde, tracciato con un grande senso poetico.

Su La Via del Tango, il tango argentino è piacere! Abituati come siamo a fare la guerra con noi stessi, tu mi dirai: “ma il piacere è peccato!” Per divulgare questa menzogna, la cultura e la religione hanno lavorato parecchio, noi siamo pieni di condizionamenti (soprattutto religiosi) profondi, che minano pesantemente il nostro rapporto con la sessualità. Condizionamenti, responsabili di numerosi e ingombranti “sintomi” profondamente radicati in noi.


Il dubbio ci governa tra il modello
della donna Vergine e quello della donna Prostituta.

Nondimeno chi può negare la sensualità prorompente nel tango argentino, come esperienza autentica, con le sue pene, i suoi fraintendimenti, gli abbandoni e i ricongiungimenti. Su La Via del Tango è nel ballo passionale e sensuale che puoi sublimare gli inevitabili ostacoli ed è qui che si intreccia il rapporto con il proprio Dio. In questo incontro puoi leggere le sparizioni, le finte, le contro finte, la rincorsa, le esitazioni, il perdersi, il ritrovarsi degli amanti, come appunto è possibile osservare nella coreografia dei passi e delle figure del tango argentino, non di una danza qualsiasi.

Pur nella tensione erotica e nell’intensità dell’espressione poetica, il tango argentino preserva una distanza, indispensabile al fine di mantenere una adeguato patos, e salvaguardare la verità profonda della stessa relazione. Nessun congiungimento è definitivo, forse di più, è come se perfino nel sublime e breve momento dell’avvinghiarsi dei corpi, il tema dell’allontanamento dovesse in qualche modo preservarci, in obbedienza al rapporto con il proprio Dio.

Per contrasto, ne la via del tango, il tema dell’abbandono e della morte, si riconduce paradossalmente alla fusione immediata, piuttosto che alla rinuncia. Il tango argentino, come il sesso è una esperienza vitale che garantisce “una buona relazione“ non limitata al soddisfacimento delle separate fantasie. Senza sensualità nessun avvitamento dei corpi è possibile.

Ecco come il tango risulta una metafora del sesso. Il tango ci insegna che la passione d’amore è indiscindibile dall’odio. La coreografia, i passi e le figure dei ballerini di tango argentino , su La Via del Tango, possono indicare che per il compimento di un rapporto, accanto all’ allacciarsi dei corpi è necessaria l’autonomia di ciascuno.

Per chi non tollera alcuna rappresentazione di Dio, e preferisce parlare di Inconscio, Universo, Luce ed altro, le riflessioni suscitate da una coppia di ballerini di tango argentino sono una traccia preziosa. La donna che alza il ginocchio in un gancio, che infila la propria gamba fra quelle dell’uomo, questa è abbondante carica di sensualità sfrenata, ossia movimento, passione, affetto, emozione, come in un rapporto sessuale, non immobilità, con qualche improvvisa sorpresa, una fantasia erotica, cullandosi nelle sensazioni della musica .

La revancha del tango

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