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Lucille e i suoi mille travestimenti - 4° Capitolo su La Via del Tango


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Lucille e i suoi mille travestimenti


4° Capitolo


Siamo arrivati a St. Pierre…il locale vicino allo chalet di montagna del dott. Javè è molto accogliente.

Indosso un fresco abito senza maniche, rosso a pois neri, che mette in risalto la mia pelle abbronzata e le morbide curve del mio corpo, esaltando la mia prorompente femminilità, il dott. Javè porta  pantaloni bianchi e camicia di lino in tinta, è bello come il sole…qualcuno si gira a guardarci mentre attraversiamo la strada per raggiungere il locale.

Entriamo ridendo rumorosamente e la nostra allegria contagia la ragazza che ci accompagna al tavolo; dopo averci fatti accomodare si rivolge a noi con un buffo tono da fumetto dietro i grossi e spessi occhiali da vista. La osserviamo incuriositi mentre si allontana, sembra davvero uscita da un cartone animato...sta prendendo l’ordinazione ad un tavolo poco distante, è alta e magra come Olivia, estremamente affabile nel suo modo di trattare con i clienti…un mix surreale fuori dallo spazio e dal tempo. Si ripresenta al nostro tavolo e, dopo aver brevemente scherzato con lei, nasce spontaneo il desiderio di sapere il suo nome. Javè glielo chiede e lei con nonchalance mentre si volta per andarsene risponde: “Michi Mouse mi chiamo, al vostro servizio…”.

Ci scambiamo uno sguardo complice e scoppiamo in una fragorosa risata.

Una breve occhiata al telefonino è sufficiente a farmi ripiombare nella palude fangosa della mia dolorosa esperienza con François, il mio fidanzato da 4 anni, e con Nadine, mia socia e collega antropologa nonché mia migliore amica, un’ombra scura mi attraversa il volto velandolo di una tristezza antica.

“Sono qua per te!” esclama il dott. Javè
“Raccontami il turbamento che ti assale…
tanto forte da farti cambiare umore in maniera così repentina”.

Alzo appena lo sguardo e volgendolo alle cime assolate, replico pacatamente: “E’ una storia che mi fa ancora molto male e non credo di avere molta voglia di parlarne” dico con tono leggermente cinico mentre gli occhi mi si velano di lacrime che non riesce a trattenere...anche se in realtà ho una voglia infinita di vuotare il sacco.

Cerco di riprendermi in qualche modo e le parole escono per conto loro: “Non capisco che mi succede…non riesco proprio a trattenermi! Maledizione!”

Tra le lacrime, che ormai scendono senza ritegno, cedo ogni resistenza e inizio a raccontare la mia storia:

“Conosco Nadine da quando andavo all’asilo, con lei ho condiviso tutto, siamo state amiche inseparabili, compagne di scuola fino all’Università ed ora socie e colleghe di lavoro…ci siamo sempre raccontate tutto…gli screzi con i nostri genitori, i primi amori dell’adolescenza, le avventure e le storie più serie. Insomma, lei è il mio alter ego ed io per lei…o così almeno pensavo fino a ieri. Ho incontrato François, ballando il Tango, durante un viaggio di lavoro in cui Nadine non c’era ed è stato subito amore, appena arrivata a casa ho raccontato la mia meravigliosa storia alla mia amica del cuore con il solito slancio che mi contraddistingue, sembrava felice per me.

François è un bravissimo tanguero!

Certo è che il  rapporto fra me e Nadine negli ultimi 4 anni, proprio per il fatto che io frequento François in maniera assidua si è un po‘ trasformato, ma non posso ancora credere a ciò che ho visto con i miei occhi!”

Ora le lacrime lasciano il posto alla rabbia che sale,
mista alla voglia di non credere a ciò che ho visto con i miei occhi.

Il dott Javé mi ascolta serio, in assorto silenzio.

“François è un bel ragazzo, molto cordiale e giocoso, specialmente con le donne, forse un po’ troppo espansivo nelle sue manifestazioni, ma lo amo talmente tanto da non essermi accorta che sotto i miei occhi stava intessendo una trama con la mia migliore amica. Sono stati entrambi molto abili a nascondere ogni minimo dettaglio che potesse in qualche modo insospettirmi…ma ieri avevo una strana sensazione di disagio, talmente forte che ho dovuto fare ritorno al cantiere poco dopo essermene andata, avevo bisogno di un abbraccio di François…
...è stato in quel preciso momento che ho preso visione, prima ancora che coscienza, della relazione ormai in atto fra di loro…i loro corpi aggrovigliati, le mani di François che accarezzavano i seni nudi di Nadine e le loro labbra che si fondevano in un lungo bacio appassionato.

Una scena eccitante e sconvolgente al tempo stesso
che non riesco a togliermi dalla mente e dal cuore…


…sono fuggita via istintivamente!

Questa è l’unica cosa che sono riuscita a fare, loro non si sono nemmeno accorti di me…almeno credo”

Dopo un lungo sospiro riprendo…

“François mi ha cercata ieri un paio di volte, ma non ha avuto risposta, oggi mi ha mandato uno sms dicendomi che mi vuole vedere e di non fare la bambina! Non sono pronta ad affrontarlo, NON ORA, sono completamente disarmata e spiazzata sia con lui che con lei…la via di fuga è ciò che il mio istinto mi ha suggerito come soluzione immediata ed io ho intenzione di assecondare il mio sentire”

Lo sguardo penetrante di Javé mi distoglie per un secondo dai miei pensieri, giusto il tempo per ascoltare ed accogliere le sue parole come fossero un balsamo per la mia ferita aperta e sanguinante:

“Lucille,
è arrivato il momento di guardare in faccia
la tua paura più grande:
IL TRADIMENTO!


Entra nel cuore del tuo labirinto interiore e affronta il tuo Minotauro con la certezza che un filo luminoso ti guiderà fuori dai meandri oscuri... ascolta con attenzione il IV segreto…”


IV SEGRETO su La Via del Tango

Il Ponte Sopra il Tempo


“Il tentativo di reprimere l’incarnazione del demonio, l’odio malvagio, malizioso, spregevole, spregiudicato, persecutore, ottiene il solo effetto di farne risaltare gli aspetti iniziatici dei riti di possessione, risvegliando spesso capricciose e minacciose divinità, con la cui potenza è possibile entrare in contatto.

Ti assicuro Lucille che se ti concentri su cosa provoca in te questa sensazione distruttiva, ti ci immergi anima e corpo, ti fondi in questa potente energia. Non badare se molti ti dicono frena sull’odio, questa è la falsità più assurda che ho ascoltato nella mia vita; sai, è come se schiacciassi la coda al gatto, molto probabilmente lui ti salta addosso e ti graffia.

Ti invito a interagire con le tue emozioni distruttive. È il lato oscuro, che nasconde il peccato, invade ormai in maniera trasversale la vita...a giocare contro il nero perdi sempre, è un gioco pericoloso.
Le streghe hanno smesso di esistere, quando noi abbiamo smesso di bruciarle.

Mentre la tua storia scorre come un fiume impetuoso, accompagnando i protagonisti dirompenti e dominanti della tua vita, tu Lucille sfrutta il ponte che esiste sopra il tempo, come quando da bambina giocavi a mosca cieca e urlavi: “Tana !!”. Vai a stanare le tue emozioni oscure.

Ora ti conduco sulla soglia del lato oscuro e ti invito a guardarlo dritto in faccia: le tue paure, i tuoi demoni, la rabbia, l’offesa, l’indignazione, l’irritazione, la frustrazione, guarda tutto questo senza abbassare lo sguardo e questo ti permetterà di non farti soffocare. Per comprendere cosa arde nel fuoco delle nostre passioni ti porto a fare un viaggio nell’abisso misterioso, con il "Nautilus", il sottomarino del Capitano Nemo reggiti forte…



Un viaggio nell'ignoto, nelle misteriose profondità dell’Anima e dell’affascinante potere dell’Essere Umano.

Lucille devi sapere che il lato oscuro nasce da un’esperienza di contrasto, dalla moltitudine di desideri insoddisfatti che colpiscono i nostri sensi; immaginalo rappresentato come la parte sommersa di un iceberg: la punta dell’iceberg, invece, quella che affiora, rappresenta i desideri soddisfatti, gli interessi accolti e gratificati. I sensi insoddisfatti sono come i tasti sensibili del pianoforte, ed ora io andrò a solleticarli, così da far nascere la melodia: il capolavoro.

Bene Lucille, così come il tuo corpo ha a disposizione cinque sensi (la vista l’udito,l’olfatto, il tatto, il gusto), allo stesso modo tu come donna hai una certa considerazione di te stessa: hai stima di te, e ti senti a tuo agio quando hai soddisfatto quattro bisogni fondamentali, ma ce ne sono altri due che rendono il quadro perfetto, e questi due bisogni sono posizionati ad un livello più alto.

Vediamo quali sono questi bisogni:

• Bisogno che gratifica la nostra Sicurezza
• Bisogno che gratifica la nostra necessità di variare
• Bisogno che gratifica il nostro valore
• Bisogno di unione – amore

• Bisogno di crescere, evolversi, migliorarsi e svilupparsi come persona
• Bisogno di contribuire, di condividere con gli altri

È il modo in cui soddisfi questi sei bisogni del tuo corpo e della tua dimensione emotiva, che condizionano ciò che fai e la salute della tua capacità emozionale.

• Sicurezza

Chiedi protezione e tranquillità, come quando sei accolta nell’abbraccio e condotta senza esitazioni, in un discorso amoroso che dura il tempo di un Tango. Ti affidi a lui, e lui crea lo spazio affinché vi dimori l’armonia e gli ornamenti giocosi.

• Varietà

Descrive una molteplicità di sfumature, i diversi modi in cui un’immagine ti si presenta e ti rappresenta, che si tratti di uno stato emozionale o di una provocazione sensoriale non fa differenza. Ci si tuffa senza pregiudizi dentro alla calda e piccante terra del tango per assaporarne ogni lembo.

• Valore

Riguarda il tuo bisogno di essere rispettata, stimata, apprezzata ed accolta. È l'esigenza di realizzare la tua individualità con le peculiarità che ti sono proprie, per portare a compimento le tue aspettative. Per legittimare la tua posizione nel gruppo al quale appartieni.

• Unione e Amore

E’ la necessità di sentirti parte del gruppo al quale appartieni, dove ti senti libera di esprimerti, e puoi cooperare con gli altri. È quell’amore che offri al cavaliere che ti invita a ballare, al quale ti abbandoni in un abbraccio, traducendo al femminile ogni frase , ogni invenzione o proposta, nello spazio a te dedicato che ti permette di esprimerti pienamente. E poi c’è l’abbraccio perfetto, quello che tutte sognano e che ti capita raramente. Lui ti abbraccia e ti senti al tuo posto, il tuo profilo contro la sua guancia, come due pezzi di un puzzle che vanno al loro posto senza sforzi e senza vani tentativi.

Crescita ed Evoluzione

Questo percorso ti porterà una serie di gratificazioni personali. Ti aiuterà nell’accrescere la forza di quei valori che reputi importanti, nei quali credi, donandoti una migliore qualità della vita: coraggio nell’affrontare le sfide, creatività nel cercare le soluzioni agli inevitabili ostacoli.

• Condivisione e Superamento

Questo lo ottieni quando riesci a spingerti oltre te stessa sentendoti parte di una realtà più vasta, quando ti avvicini al divino, alla parte spirituale di te, ed in quello stato hai il potere di cambiare le cose. Quando raggiungi la capacità di dare sostegno e amore, offri disinteressatamente e gratuitamente, le conoscenze acquisite a beneficio di tutti, condividi i tuoi valori in piena gioia, e godi della vita, della libertà e del trionfo, solo allora hai soddisfatto questo bisogno atavico che, forse, non sapevi di avere finché non gli hai dato respiro.

Come ti dicevo Lucille, il modo in cui soddisfi questi tuoi bisogni determina il salire o scendere della tua scala emotiva; in poche parole puoi passare dall’inferno al paradiso in pochi istanti, e lo manifesti inevitabilmente con i tuoi comportamenti.

Sicuramente hai già avuto modo di osservare da vicino, nella tua esperienza personale, il grande impatto che questa capacità di “sentire” ha nell’ambito del tuo quotidiano.

Ricordi quando da bambina hai chiesto una monetina alla tua mamma, all’inizio eri felice, tutto ciò che volevi era la monetina; quando la tua mamma te l’ha rifiutata, ti sei rabbuiata e hai cercato di spiegarle le tue motivazioni ma senza successo. A quel punto ti sei dovuta rassegnare e ti sei consolata dicendoti che non era poi così forte il desiderio per quella monetina. Quindi te ne sei andata un po’ sconsolata, senza più interesse.

Al contrario quella volta che la volevi a tutti i costi perché ti sarebbe servita per comprare quel cioccolatino che ti piaceva tanto, e la tua mamma te l’ha rifiutata tu ti sei messa in competizione con lei. Ti sei arrabbiata, ti sei inventata perfino una bugia nel tentativo di convincerla, ma la tua mamma era più decisa di te e con l’ultimo rifiuto hai gettato la spugna e ti sei rifugiata in un’apatia rabbiosa rispondendole che tanto non la volevi più.

È accaduto qualcosa di simile anche quando al parco giocavi e un cane minaccioso ti si è avvicinato, all’inizio non ti rendevi conto del pericolo, e hai continuato a giocare. Ad un certo punto hai iniziato ad annoiarti, e ti sentivi un po’ in apprensione accorgendoti che il cane si stava avvicinando sempre più. Poi ti sei fatta prendere dalla paura, e quella paura ti ha fatto arrabbiare, tanto da cercare di colpire quel cane per fargli capire che eri la più forte. Lui, però, non si è fatto ingannare e ha continuato la sua marcia verso di te. A questo punto il panico ha preso la meglio e ti sei messa a piangere. Fortunatamente è arrivato il tuo papà, perché tu ti eri già rassegnata a ricevere un bel morso.

Ecco, vedi? Questi episodi evidenziano come sia facile salire e scendere i gradini della tua scala emotiva… dall’entusiasmo alla rassegnazione, dall’aspettativa gioiosa al panico totale.

Osserva Lucille la lista delle emozioni che hai messo in scena: Entusiasmo, Allegria, Soddisfazione, Noia, Antagonismo, Collera, Paura, Afflizione, Apatia. Riesci a guardarle con consapevolezza ora?

Voglio che tu sappia che questa scala tu la puoi risalire in dieci minuti, in dieci anni, o non risalirla affatto.

Talvolta ho visto persone che hanno patito troppe perdite, troppo dolore, e si sono bloccate ai livelli inferiori della scala, purtroppo il loro comportamento abituale rispecchia quel particolare livello della scala, agendo su quel livello nella maggior parte delle situazioni che la vita ha presentato loro.

E’ esattamente questo quello che stai facendo ora con François.

Non ti nascondo che la morte del corpo è causata da una profonda apatia dell’Anima, queste sono le emozioni che devi assolutamente conoscere per poter arrivare a te.

Lucille, osserva dall’alto del ponte e studia l’evidenza; al giorno d’oggi questa capacità umana viene del tutto trascurata, è un vero peccato visto che è l’unico modo per riuscire davvero a vedere qualcosa, l’osservazione di ciò che è ovvio.

Cosa significa? Semplicemente guarda quello che esiste, quello che c’è, e non affidarti ad una deduzione sommaria su ciò che potrebbe esserci.

Ti riassumo quanto ci siamo detti Lucille, il ponte sopra il tempo definisce le convenzioni che governano la composizione delle tue emozioni, delle tue passioni, delle tue paure.

È un incontro bizzarro
tra fare il pieno di testosterone e sviluppare una grande capacità di ascolto.
Un’alchimia che evoca un’esperienza
in grado di travolgere e sconvolgere la tua stessa vita.

Che ti piaccia o no, questa è la tempra di cui tu sei fatta:

I due estremi.
Le cose luminose da una parte
e quelle estremamente in ombra dall’altra.


Se tu guardi negli occhi di una persona apatica, troverai un mondo assai sbiadito, rarefatto, vago, indistinto, irreale.

Quando guardi negli occhi di un uomo arrabbiato, vedi un mondo minaccioso, dove tutte le cose hanno un aspetto brutale.

Anche chi, tutto sommato, vive in una condizione di normalità emozionale tende a non focalizzare al meglio la realtà, ma una persona che si posiziona in un livello di serenità, sulla sua scala emotiva, può riuscire a vedere le cose esattamente così come sono, nel loro reale grado di luminosità.

Così, Lucille, non potrai che aumentare la stima che hai di te stessa: soltanto osservando senza giudizio la realtà che ti si pone davanti.”

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Un abbraccio a presto
da Angelo Mangiapane e Carla G. Colotti

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