Belle domande, ora ti descrivo quello che i miei occhi vedono, quel che il mio cuore sente.
E così torno a parlarne ;)
Te l’ho già detto in precedenza, in altro post su la Via del Tango, come tu certamente già sai, è il mio tema ricorrente.
Si parla sempre di bisogni e di servizi…
Bisogna fare questo e quello per il Tango…Serve questo e quello...!!!!
Ora inizia un’epoca in cui voglio parlarti di diritti e responsabilità.
Vedo come sia interessante animare il tango e i ballerini di un sistema universale che supera i temi che ci dividono e ci separano, un sistema dove si sente forte la vicinanza.
Sento la capacità di creare una rete di partner dedicati al tango argentino, articolata, accanto alle scuole tradizionali di tango argentino, esistono anche delle scuole di altra natura, le chiamerò “sociali ” che danno valore aggiunto, che mettono in luce e rendono possibile lo sviluppo dell’arte del tango argentino.
E' l’effetto del GEMELLAGGIO
Su questo tema si gioca una partita decisiva , a fronte di una contrazione delle opportunità offerte dalle esperienze da ogni singola scuola animata dal solo desiderio di coltivare il suo piccolo orticello, difendendolo a spada tratta da possibili contaminazioni, le prospettive sembrano essere due , o abbandonare il “ campo “ prima del collasso, e cedere il passo per mancanza di risorse, oppure abbracciare un‘idea molto più grande, fatto di convivenza, di interazione, di sviluppo , di crescita, contrapporre quindi ad una possibile ritirata, che comporta una mancata assunzione di responsabilità, una Community Gemellata, con esperienze generative di aggregazione, iniziative per promuovere gli spazi comuni di coesione nelle diverse città, per creare un ponte che ha l’obiettivo di migliorare il tessuto all’interno di community fragile (un insieme di persone di un ristretto territorio che amano il tango argentino e condividono interessi comuni).
È un grande mutamento sociale, all’interno della nostra esperienza nel tango argentino, una necessità stringente che accellera il processo di cambiamento.
Integrare è la svolta, indietro non si torna…
Questo processo attrae, attraverso l’irresistibile fascino del tango argentino e le persone di talento, attrae persone, progetti, iniziative, risorse, e mantiene alta l’attenzione verso la nostra passione comune, il tango argentino.
In un clima di alta fragilità, è interessante stimolare la creazione di nuove relazioni che contrastano fenomeni di disgregazione, questo è un modo semplice e rapido, il Gemellaggio è Ecumenico.
Faccio notare che questa esperienza di integrazione non è nuova nella nostra cultura sociale, i religiosi parlano di concilio ecumenico.
Ecumenismo: questa parola, ormai sulla bocca un po’ di tutti, è entrata nel linguaggio comune dei mass media e viene utilizzata nei più svariati contesti della vita umana. È divenuta la parola magica di quanti vogliono esprimere il superamento di qualsivoglia situazione conflittuale, in particolare delle divergenze religiose.
Così l’uomo di oggi parla spesso di ecumenismo non solo in riferimento ai rapporti tra le varie confessioni cristiane, ma anche per riferirsi ai rapporto con gli ebrei, i musulmani, le altre religioni, e addirittura a correnti politiche, a gruppi etnici e a categorie sociali.
Appare chiaro quindi che il cammino ecumenico è riferibile unicamente a quelle attività tese a ripristinare l’unità tra le varie chiese di confessione cristiana, per il dialogo con le altre religioni (compreso l’ebraismo e l’islamismo).
Se risaliamo molto indietro nella storia ritroviamo il senso originario di questa esperienza. Gli scrittori classici greci (Erodoto, Demostene, Aristolele) descrivono in modo particolarmente frequente nella loro letteratura greca del quarto secolo a.C., il momento in cui gli elleni si incontrarono con le popolazioni dei territori conquistati sotto la guida di Alessandro Magno.
In quel periodo, la parola ecumenico indicava non solo lo spazio geografico dominato dai greci in cui convivevano varie società, ma anche e soprattutto una dimensione culturale: l’ecumene esprimeva l’ideale dell’uomo ellenico come elemento unificatore di questo spazio culturalmente variegato.
Dal 1989, in particolare, all’indomani del crollo del muro di Berlino, due organismi europei hanno sentito l’esigenza e la responsabilità di intraprendere un cammino per accrescere la comprensione e la collaborazione delle nazioni continentali, nella consapevolezza che l’Europa (teatro delle grandi divisioni del passato) è chiamata a offrire oggi il dono dell’unità.
Parimenti anche oggi nelle tifoserie dei gruppi Ultras nel Calcio. sono frequenti anche i casi in cui due curve non solo siano non belligeranti, ma i cui membri si mescolino per tifare e festeggiare insieme. Ciò è dovuto al rispetto o all’amicizia che possono nascere condividendo un simile modo di intendere la vita di curva, ma anche in caso di coincidenti ideologie politiche (si veda, ad esempio, il cosiddetto triangolo nero costituito dalle tifoserie del Verona, della Lazio e dell'Inter che sono accomunate dall'essere di estrema destra). Quando essa è particolarmente solida viene ufficializzata e siglata come Gemellaggio.
A testimoniare come La Luce del Gemellaggio illumina tutti, oggi molte persone di talento si stanno preparando e hanno più volte ricordato come l’anelito all’unità degli amanti del tango argentino sia un compito che i sostenitori tangheri di tutte le scuole non possono eludere.
Allora non avere paura! Mettiti anche tu in cammino con noi, su La Via del Tango, creiamo Ponti per superare le diffidenze e l’impasse delle dighe di qualsiasi natura.
Alcuni appuntamenti annuali quali feste, festival, premi letterari, congressi e rassegne, possono diventare occasioni permanenti d'incontro.
Il veicolo del Gemellaggio non è una chimera, ma una realtà concreta, con il preciso dovere di far marciare il tango argentino, non già a farsi passivamente rimorchiare, perché noi non vogliamo solo un buon tango, ma soprattutto dei buoni tangheri.
Il Gemellaggio è pure una significativa fonte di benessere che incide sul livello di felicità individuale.
A presto Angelo & Carla de La Via del Tango
Cosa dicono….I mass media
Post del 14 gennaio 2011