lunedì

Lucille e i suoi mille travestimenti - Epilogo su La Via del Tango


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Lucille e i suoi mille travestimenti


Epilogo




Osservo l’uomo al volante della mia auto, mi lascio condurre volentieri dalla sua guida sicura, come oggi pomeriggio nello chalet quando abbiamo ballato un tango dopo la doccia, sento ancora i brividi di piacere corrermi lungo la schiena…quanto è bello Javé!

Viaggiamo spediti verso St. Etienne nel viola del tramonto estivo, vedendo in lontananza i meravigliosi castelli lungo le strade della Loira.



I miei pensieri si interrompono bruscamente al suono della sua voce, ha terminato di raccontarmi il 7° segreto e nello stesso istante siamo arrivati a St. Etienne, sono quasi le 21.00.

“Lucille, ho prenotato un luogo incantevole, sono certo ti piacerà; si chiama Mon Jardin Secret, un localino dove si mangia bene nel cuore della città.  Sulla terrazza si balla Tango Argentino”

“Che meraviglia!” esclamo con il cuore che mi batte a mille, sono molto emozionata per tutto ciò che sta accadendo.

“Lucille, tu meriti tutto questo, perciò rilassati ora, e facciamo due passi mentre raggiungiamo il Giardino Segreto.”

Il locale è molto accogliente e l’ottima cena è accompagnata dalle tande di Tango Argentino.

Il dott. Javè si alza e allungando la mano mi invita a danzare con lui.

Fremo al pensiero delle sue braccia che mi avvolgono…chiudo gli occhi, appoggio la fronte alla sua guancia e mi lascio trasportare in un altro spazio, in un altro tempo…

Cominciamo con meraviglioso Vals
Desde el alma


Il suo passo è deciso, il suo abbraccio fermo ma morbido al tempo stesso, il suo profumo inebriante, la  voce della sua anima calda e suadente:

Se solo tu sapessi

come ogni giorno, ogni ora, ogni istante,
vivo un emozione senza inganni,
quando tu, per un momento,
mi sei accanto passionale come una rosa rossa.

Se solo tu sapessi

come sai accendere il fuoco della mia anima dentro me,
e rimetti in moto il cuore che mi ricorda di te.

Quello che non sai

è che al buio sento i brividi
quando sfiori la mia pelle e mi sorprendi amandomi.

E adesso

stringimi la mano e balla con me,
io chiudo gli occhi e sarà bello finché lo vuoi tu.”


 Sembra un sogno e senza parlare mi sento rispondere:

“...anima mia,

dovrai scendere nelle viscere della malvagità
e solo dopo aver visto la profondità della sua “tana”
risplenderà inalterabile la purezza del Tuo animo.

Usa l'anima per pulirti l'Anima, Principe.

Non la ragione che ti avvoltola e ti lega.
Non il tuo stupido cuore che ti stringe e ti scioglie.

Usa l'anima per capire l'Anima,
Messere o Malandrino o Cavaliere o Faccendiere.

Ho raccolto dalla sabbia e dal mare pezzi di Anime naufragate.
Ho raccolto sugli alberi e nei fiumi pezzi di Anime in ristoro.
Ho raccolto sulle montagne e su, fino ad alti voli,
pezzi di Anime in sospiri e afflizioni.
Disposte come tarocchi apparecchiati per la lettura.
Ho immerso le mie mani in anime nascoste che poco sanno di se stesse
sbattendo contro spessi muri.

Vedi sangue sulle mie dita.
Vedi carne al di là della ferita.
Ecco, vai oltre.

Oltre il sangue, oltre la carne, oltre.

Scava.
Scava e affonda.
Affonda e aggrappati.
Aggrappato e afferra.

Usa l'anima, la tua anima.

Solo se scavi e affondi e ti aggrappi e afferri la tua Anima,
puoi immaginare come sarà, un giorno,
tenere tra le dita la mia, Messere.

Che tu sia Principe, Malandrino, Cavaliere o Faccendiere.”

La tanda è terminata, per un attimo apro gli occhi ed il mio sguardo incrocia il suo, è un istante che sembra interminabile, occhi negli occhi, senza fiatare.

La danza riprende con un Tango Nuevo
Roxanne


Il mio corpo vibra e freme come non era mai successo prima d’ora, chiudo gli occhi e il dialogo continua, ora tocca a lui replicare:

“…tu Vestale Oscura, Signora, somma sacerdotessa.
Fammi vibrare con te, fammi entrare, nelle viscere.

Voglio sentire il tuo piacere esplodere con il mio,
che ti inonda come un fiume di lava.

Ho voglia di te,
del tuo respiro, delle tue mani,
del tuo sorriso che accoglie il mio...”

Senza fiatare proseguo sulle sue parole:

“Sono la falce di Luna che incorona il firmamento.
Sono il sole che scintilla sull'onda e la brezza che incurva l'erba novella.

Nessun uomo mi ha mai posseduta,
eppure sono l'appagamento di ogni desiderio.

Sono la cacciatrice e la Conoscenza Sacra,
lo Spirito ispiritatore e la Signora dei fiori.
Guarda nell'acqua e vedrai specchiato in essa il mio viso,

poichè tu appartieni a me.

Sono il sole nel suo splendore,
e il vento caldo che matura le messi.
Mi offro nel mio tempo e nella mia stagione e reco abbondanza.
Sono Amante e Madre, genero e divoro.
Sono l'amante e l'amata

e un giorno tu apparterrai a me.

Sono la luna calante la cui falce miete le stelle.
Sono il sole al tramonto e il vento freddo che annuncia l'oscurità;
sono tutti i segreti oltre il Velo.
Sono la Megera e la Regina della Mietitura,
Strega e Sapiente,

e un giorno tu apparterrai a me.

Sono figlia della luna, sorella della natura, madre delle creature viventi,
amante di chi giace nel mio cuore distendendosi sulla mia pelle.
Io appartengo al Divino e anch'io vibrando all'unisono

ho voglia di Te, Mio Signore”

Ecco ce lo siamo detti. Non mi era mai accaduta prima d’ora una cosa del genere;

ho fatto l’amore con la sua anima prima che con lui.

E' stata un’esperienza travolgente e straordinaria. E mentre formulo questo pensiero, al termine della tanda, con le mani ancora intrecciate con le sue parte la Milonga.

Flor de Monserrat



La balliamo tutta d’un fiato muovendoci come se fossimo un tutt’uno, la calda brezza estiva accarezza i nostri corpi sudati, al campanile della cattedrale rintocca la mezzanotte.

Ci fermiamo e riesco soltanto a dirgli, questa volta con la voce:

“Tu non sai quanto mi piace passare la serata con te,
ho il cuore che batte come un pazzo,
sento un’emozione fortissima.

Ora so che ti posso raggiungere

Lui mi prende fra le sue braccia e mi avvicina a sé, non sento più il profumo, ma solo l’odore del suo corpo colmo di desiderio, mentre guardandomi negli occhi mi sussurra...

“Auguri Lucille, Buon Compleanno!”

Poi le nostre labbra si avvicinano schiudendosi in un lungo bacio sotto il cielo estivo di St. Etienne.

 Una stella cadente attraversa la volta celeste lasciandosi guardare.

  La calda brezza estiva accarezza i nostri corpi sudati.

 Milonga Sentimental è la nostra canzone.





Grazie di cuore a tutti i lettori
che ci hanno seguito fin qua

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Un abbraccio a presto
da Angelo Mangiapane e Carla G. Colotti

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