Quando questo accade su La Via del Tango
Perché alcuni ballerini anche dotati di grande tecnica e virtuosismo possono lasciare una sensazione di fredezza, mentre altri appena cominciano a muoversi trasmettono subito emozioni?
manca qualcosa...manca il Tango! il linguaggio del Tango.
Occorre avvicinarsi all'ascolto e alla musicalità, per questo sono avvantaggiati gli argentini: ballano prima di tutto per se stessi e sentono meno il bisogno di dimostrare qualcosa a qualcuno...
Curiosando nella MUSIC@LIZATECA conoscerai i musicisti più significativi che furono Roberto Firpo e Francisco Canaro che suonavano flauto e basso; Anibal Troilo e Carlos di Sarli chiamati gli innovatori e Rudolfo Biadji e Juan D'Arienzo conosciuti come i tradizionalisti. D'Arienzo era cosciuto come il `Rey del compas` (Re del ritmo). Il lavoro di Carlos di Sarli si distingueva per l'uso di un Tango melodico e virtuoso, mentre quello di Osvaldo Pugliese per le sonorità ricche, complesse e forti, come quelle dei brani `Gallo Ciego`,`Emancipacion`, `La yumba`. La musica di Osvaldo Pugliese è più usata per Spettacoli di Tango (Tango Fantasia) e può ancora essere ascoltata durante le notti di milonga (Feste di Tango).
Negli anni a noi vicini arriva Astor Piazzolla che intorno agli anni '50 tenta di creare una forma più popolare di Tago mantenendo così l'integrità dei suoi predecessori. Negli anni '70 il tango si unisce al jazz, al rock&roll e alla musica classica. Agli inizi degli anni '80, la cosìdetta generazione post-Piazzolla, rappresentata Dino Saluzzi e Juan Maria Solare, introducono il Nuevo Tango, fortemente influenzato dal jazz e dalla musica classica cosí come dagli stili sperimentali.
Ma questa non è la fine della storia, infatti negli ultimi anni sono apparse nuove idee.. L'electro Tango e il Tango fusion interpretati dal gruppo parigino`Gotan project`; la compilation `bajofondo tango club`; Carlos Libedinsky, Daniel Almada e Martin Iannaccone con lo `Ultratango`, e molti altri.
Tra le formazioni contemporanee create da giovani musicisti, arrangiatori e compositori, che raccolgono l'eredità delle orchestre tipiche della cosiddetta epoca d'oro del tango tra il 1937e il 1955, ma con uno sguardo rinnovato, troviamo: Nuevo Tango Ensamble, Orquesta El Arranque, Gran Orquesta Tango Via Buenos Aires, Color Tango, Orquesta Sans Souci, Orquesta Típica Fernández Fierro, Quinteto Decarísimo, Orquesta Escuela de Tango Emilio Balcarce.
Ricordo i nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecento fino all’età d’oro, quella degli anni '30 e '40.
Per una migliore navigazione nella musicalizateca ti consiglio di scegliere il nome del compositore musicista o direttore di orchestra, e di cliccarci sopra, si aprirà la sua pagina con i video che lo riguardano, ascoltali per farti una idea su la sua musica, il suo ritmo, la melodia, ti renderai conto così che ogni compositore appartiene ad una scuola che lo caratterizza, un buon ascolto da parte mia .
Clicca sopra i nomi per ascoltare e vivere la sua musica
(i link verranno attivati man mano, dopo la pubblicazione di un post dedicato)
• Francisco De Caro
Sono tutti figli d’italiani
Fra i cantanti:
• Roberto Goyenech
• Edmundo Rivero
• Julio Sosa
• Nelly Omar
• Tita Merello
• Alberto Podestà
Tra i direttori di orchestra:
• Francisco Canaro
• Edgardo Donato
• Alfredo Gobbi
• Julio De Caro
• Emilio Balcarce
• Néstor Marconi
• Milan Pucar
Il tango ha sempre continuato ad evolversi e negli ultimi anni si è affermato un genere conosciuto come tango elettronico le cui note accompagnano le esibizioni dei migliori ballerini contemporanei. Nel tango elettronico sono da evidenziare le orchestre:
• Tanghetto
• Narcotango
• Electrocutango
Brani musicali famosi:
Clicca sui brani per ascoltarli e goderli
(i link verranno attivati a breve dopo la pubblicazione di un post dedicato)
• Balada Para Un Loco (H. Ferrer-Piazzolla)
• Libertango (Astor Piazzolla)
• Mi Buenos Aires querido (Gardel-Le Pera)
• La ultima curda (Cadicamo-Cobian)
• La canción de Buenos Aires (M.Romero-A.Maizani-O.Cufaro)
• Malena (Manzi-Demare)
• Malevaje (Discépolo-Filiberto)
• Mano a mano (Gardel-Flores-Razzano)
• Caminito (Filiberto-Coria Peñalosa)
• Cambalache (Discépolo)
• Che bandoneón (Troilo-Manzi)
• Che papusa oi (Cadicamo-Matos Rodrigues)
• Solo (Solanas)
• Yira... yira... (Santos-Discepolo)
• Yuyo verde (Esposito-Delfino-Domingo)
• Vuelvo al Sur (Piazzolla-Solanas)
• La Cumparsita (Gerardo Matos Rodriguez)
• El Choclo (Ángel Villoldo)
• La yumba (Osvaldo Pugliese)
• Bahía Blanca (Carlos di Sarli)
• Jalousie (Jacob Gade)
• Michelangelo 70 (Astor Piazzolla)
• Desde el alma (R. Melo)
• Afiches (Roberto Goyeneche)
• Por una cabeza (Alfredo Le Pera-Carlos Gardel)
• Nostalgias (Cobián-Cadícamo)
• Uno (Mores-Discepolo)
• A media luz (Lenzi-Donato)
• Chau, no va más (Expósito-Goyeneche)
• Maquillaje (Roberto Goyeneche)
• Naranjo en flor (Homero y Virgilio Exposito)
• El dia que me quieras (Alfredo Le Pera-Carlos Gardel)
• Sur (Homero Manzi-Anibal Troilo)
• Volver (Alfredo Le Pera-Carlos Gardel)
• Verano Porteno (Astor Piazzolla)
• Santa Maria (del Buen Ayre) (Gotan Project)
• Café La Humedad (Cacho Castaña)
• Tango (Goran Bregovic)
• Adios Nonino (Astor Piazzolla)
Dare un taglio al linguaggio, comprendere la musicalità
Ciao da angelo mangiapane, ho fatto un sogno.
Ho Sognato un grande percorso iniziatico che illumina la musicalità nel tango argentino.
Ho sognato una music@lizateca, una sorta di tango teca di valenti musicisti, presentata in maniera coinvolgente.
Mi sono reso conto d’un tratto che quello che ho sognato è molto bello. Ho fotografato la Musica.
Si proprio cosi. Ho fotografato la musica, ed incorniciata l’ho esposta nel nostro blog la via del tango.
Sollecitato da una vaga pervasiva suggestione, con la mia tipica incontenibile smania, quello stato di vigore animale, che sconvolge l’ordine istintuale della mia vita, cosi necessario allo sviluppo di ogni forma di creatività. Ho trascinato davanti all’obiettivo la musica, con la M maiscola.
intanto che cosa è la Music@lizateca?
Come posso spiegartelo in modo semplice per farmi capire?
Inizio con il dirti che una delle difficoltà che si incontra nel tango argentino, è ascoltare il movimento; in altri termini saper percepire sempre meglio la musica per saper tradurre l'ascolto in movimento. La tua sfida è; come tradurre le tue emozioni in un movimento? Alcune donne mi riferiscono di sentire forti emozioni sentendosi contemporaneamente impotenti nell'esprimersi.
La differenza fondamentale fra la maniera di ballare dei milongueros di Buenos Aires e quelli del resto del mondo è la musicalità, il raffinamento del tuo ascolto ti permette di essere personale e creativo; non esiste nulla di più personale, nel bene e nel male, del proprio ascolto.
C'è chi fatica ad ascoltare il ritmo e non cammina a tempo; c'è chi ascolta bene ma non riesce a muovere il corpo a tempo; chi invece comincia a muoversi seguendo il tempo musicale ma prima o poi lo perde (forse per una figura complessa o veloce) per riacquistarlo strada facendo in un inseguimento permanente. Credo si tratti di una ampia maggioranza. Altri vanno a tempo nel tango ma non nella milonga o viceversa.
Cosa intendo dire? Ti faccio un esempio.
Una persona che non è mai stata in un museo, non può percepire ciò che invece avverte un critico o un appassionato d'arte. Lo stesso accade con la musica: ognuno ascolta ciò che sa.
Perciò sorprende assai lo scarso interesse musicale dimostrato da molti principianti, e non solo. Spesso non si ascoltano regolarmente a casa tanghi,tantomeno in macchina, o con l'i-pod all’orecchio mentre si fa footing o sfruttando tempi morti,ascoltando milonghe e vals, ovviamente questo vuoto limita il proprio bagaglio culturale e di conseguenza le proprie possibilità espressive.
Ora ti dico che per ascoltare della musica esistono 4 step da percorrere.
Il primo e fondamentale è, concentrati sulla percezione del ritmo, il particolare battito del tango.
Il secondo è ascolta la frase musicale: osserverai che un motivo si sviluppa e poi dilegua, cosi come avviene quando parliamo e raccontiamo un episodio o una storia.
Il terzo è, renditi conto che nel brano musicale esistono delle diverse melodie che si intrecciano susseguendosi.
Il quarto - a mio avviso - è, comprendi le parole del tango cantato.
Mentre impari, curiosa da una soglia all'altra progressivamente, in tal modo percepisci e comprendi per gradi.
Ad ogni soglia corrisponde una capacità acquisita:
1. Ritmo - cammina e muoviti a tempo
2. Frase musicale - introduci delle pause,nel ballo, questo è uno dei segreti dei grandi ballerini
3. Percezione della melodia, e questo lo fai già in modo naturale
4. Ascolto delle Parole – interpreta in modo da poter attingere alle tue esperienze ed emozioni
Le due ultime ti saranno utili per rendere creativo e originale il tuo tango.
Una cattiva abitudine assai diffusa vede la musica ridotta ad una sorta di tappetino sul quale spalmare le figure che si conoscono...se cambia il tappetino poco importa, le figure rimangono le stesse, anche se si susseguono tango, milonga o vals.
Qui subentra la sensazione da parte del ballerino di trovarsi sempre inadeguato, come sprovvisto di qualcosa, confonde l’ascolto come un’occasione per dimostrare a se stesso e agli altri l’abilità nell’eseguire le famose figure, più numerose e complesse sono meglio è. Per liberarsi da questa sorta di complesso occorre avvicinarsi all'ascolto e alla musicalità, per questo sono avvantaggiati gli argentini: ballano prima di tutto per se stessi e sentono meno il bisogno di dimostrare qualcosa a qualcuno, paradossalmente questo è il modo migliore di farsi notare, ma solo da chi capisce.
In sintesi, muoviamoci di meno ascoltando di più o meglio.
Bene, ora torniamo a bomba, ho creato una Music@lizateca, trovi il link nel blog, in alto alla tua destra, la musicaliz@teca è una sorta di blibioteca musicale, una antologia musicale, una tango-teca, una guida adeguata, con molta umiltà, dove mi limito a suggerire ad ogni livello, una guida all’ ascolto, un dossier di collezioni di giganti nella musicalità del tango argentino, compresa la traduzione dei testi,in italiano, per colmare il divario con gli argentini che parlano lo spagnolo,e che sono in grado di capire sempre le parole, attribuendo un'importanza alle parole del testo e soprattutto al ruolo del cantante. Perché le parole dei tanghi ti permette di attingere alle emozioni ed esperienze mentre ascolti la musica .
Il brano dovremmo attraversarlo seguendo la maniera in cui l'interprete colora il timbro della propria voce per raccontarci la piccola storia: indispensabili sono le pause o gli spazi concessi all'espressività della donna. Alcuni ballerini rallentano o si fermano quando la voce si addolcisce o appaiono le note lunghe a lentissime dei violini...
Completa l’ascolto dei pezzi musicali un reportage sui brani.
Insomma ti porto a fare un viaggio fantastico dove protagonista è la musicalità, perché il tango argentino è un evento musicale, non è cultura per pochi, ma deve divenire patrimonio di tutti senza distinzione alcuna. Sogno di poter portare la musica ovunque nel quotidiano, avvicinandola alla gente, perché no anche negli ospedali, nelle scuole, nelle carceri, molto spesso la musica diviene mezzo di coesione straordinaria, circuito di connessione tra, la gente.