mercoledì

… E adesso farai come ti diiiiiiirò iiiiio, solo come ti diiirò iiiio e quando te lo diiiiiirò iiiiiio!!! :P

I Preti del tango

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Tutte le scuole..., purtroppo, cadono nel tranello del ritenersi "migliori" delle altre... forse e' normale, ma!!!

Tentare con mille sotterfugi di nascondere le altre realta', di evitare che i propri allievi frequentino stage o altre scuole è effettivamente anche a mio avviso un indice di insicurezza o addirittura consapevolezza di essere "inferiori" agli altri.
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Indottrinare i propri allievi, prossimi ballerini di tango argentino, con consigli inapellabili di milonghe da frequentare, cosicchè l’ignaro ballerino è costretto suo malgrado a fare dai 100 km in su per raggiungere i sacri templi di tal o tal'altro stile di ballo, quando ha decine di milonghe proprio dietro casa sua; come conseguenza al biglietto d'ingresso vede sommarsi il costo della benzina e del pedaggio autostradale.
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Per i fondamentalisti del tango, seminare discordia è una tentazione troppo forte. Poi arriva il tempo degli stages anche in questo puntualmente incanalato dai sacerdoti e dalle sacerdotesse della scuola di ballo, l’allievo ritiene in buona fede che il “consiglio disinteressato“ del proprio Maestro sia il più quotato sulla piazza. Ritiene che il suo stile sia il vero tango, quando questo è tutto da stabilire.
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Si credono divinità...e quel che è peggio...se la tirano!!!!
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….ma all'inizio è tutto talmente fatato e indorato che il principiante nemmeno se ne accorge;
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Oppure, creano dei mostri , gli Snob da Milonga, che si credono dei miti e non invitano le principianti… perchè non si degnano di ballare con loro, perche non le considerano all'altezza, o perche le considerano peggiori di altre. Magari, o anche senza magari, si credono far parte di un gruppo di elite e invece…ne risulterà un brulicare di pseudo-ballerini esperti!
Loro, i fondamentalisti chiosano cosi: “non contaminare lo stile con altri stili!! per carita…“
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A tutti loro Io rispondo: AL DIAVOLO !!!
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Abitualmente non intervengo, ma questa volta mi sento preso per i capelli, sono basito da attributi fuori luogo...
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Sarò il sasso per la forbice, pronto a scalfire certi dogmi

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Il tango è confronto, mescolanza di stili, di sudore e di razza.

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CHI HA SENSO CIVILE PROPONE IL CONFRONTO E LA CRITICA CON RISPETTO!
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Perché le scuole devono essere vissute l’una contro l’altra? Tutte fanno parte della variegata realtà del tango, perché demonizzare? Che cavolo!!! Ma dove và a finire la voglia di comunicare, emozionare, e...tutto ciò che è in realtà il tango???
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I Grandi Maestri ti fanno vedere con il loro comportamento come si vive il tango, secondo certi valori, sono da esempio nel ballo e ti dimostrano come è possibile ballare. Personalmente non sopporto gli steccati, i muri…le barriere fisiche e mentali...e se tentando di superarle mi faccio male….pazienza...
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Un buon maestro è uno stimolo e una ispirazione, per i ballerini, non solo insegna figure ma insegna agli allievi a trovare il loro tango, nuove forme, per non restare rinchiusi nei soliti schemi.
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Se non ricordo male, Carlos Gardel disse: "suoniamo, balliamo, recitiamo, cantiamo, improvvisiamo e ci divertiamo a passo di tango per qualche ora, toccandoci!"

Non volevo una figura sul Tango…
volevo imparare a viverlo, a sentirlo...
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2 commenti:

  1. caro Angelo, condivido pienamente le tue righe e sottoscrivo...da tempo con FuoriDiTango stiamo lavorando controcorrente rispetto alla maggioranza in questo senso e su questa strada intendiamo proseguire, anche se spesso più faticosa..ma vuoi mettere la soddisfazione della coerenza e del fare da sè?
    Non alla ricerca di adepti, ma di collaborazioni e condivisioni...concetti per molti astratti.
    Un abbraccio a tutti gli amanti del Blog
    Norma

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  2. Caro Angelo, anche io condivido pienamente il tuo punto di vista. Malgrado tutto mi sento di voler scagliare una freccia in difesa della classe dei "maestri". Io insegno il tango, ma non mi definisco un "maestro", anche se i miei allievi insistono nel chiamarmi così.
    Non è un territorio facile quello nel quale si muovono i maestri, che infondo sono stati allievi anche loro. Personalmente sento di dover ringraziare la mia maestra per avermi mostrato il lato umile del tango e per avermi insegnato a non ballare da solo, ma con tutta la milonga. A volte sono gli stessi tangueri a ricercare negli allievi gli stili dei loro maestri e commentano dicendo "quello è un allievo di Tizio o di Caio". Non prendertela solo con i maestri, ma anche con quella categoria di allievi che cercano in ogni modo di ingraziarsi il maestro, a volte fino ad idolatrarli. Prendiamo poi in considerazione il fatto che molti dei maesti che insegnano oggi nel bresciano sono quelli, che come me, erano allievi circa dieci anni fa e che magari frequentavano la stessa scuola di ballo.
    Questo farebbe di loro degli amici, ma se già allora il fatto che frequentassero scuole diverse li avesse messi in competizione? Se già da allievi fossero stati indottrinati per snobbare lo stile di un'altra scuola?
    "Che scuola frequenti?" è una delle domande più comuni quando si conosce una persona in milonga.
    No!!!! Io sono solo un ballerino di tango !!!!!

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