sabato

Milonga avvelenata...su La Via del Tango



Abbracciata ad un altro mi lascio andare sulle note del tango.

Apro gli occhi e ti vedo.

È come una pugnalata alle spalle che arriva improvvisa.

I nostri sguardi si incrociano un istante, non riesco a fissarti a lungo perché fiotti di odio e di passione mi annebbiano la mente. Il cuore incomincia a battere più forte e una morsa mi prende lo stomaco.

Cerco di riprendermi e fingo indifferenza, richi...udo gli occhi, mi concentro sul ballo e poi li riapro, cercando furtivamente il tuo sguardo. Non cè.

Poi ti vedo lì seduto da solo, con quello tuo sguardo triste e assente che tante volte ho visto in passato.

Volgo le spalle e in cuor mio sento una specie di trionfo.

Spio le mosse della donna seduta nel tavolo accanto, sembra accompagnata da un altro e mi rassicuro.

Ed invece incominciate a far coppia fissa, ad appartarvi al bar in una fitta chiacchierata ed io man mano mi affloscio sempre più.

Non provo neppure più a dissimulare come al solito, sotto una finta sicurezza ed unapparente allegria quanto male sto al solo vederti, ad immaginare un'altra tra le tue braccia, a pensare che neppure per un istante tu abbia avuto un vero sentimento per me, che sono stata solo una delle tante di passaggio nella tua vita e nel tuo letto.

E vorrei essere ancora lì tra le tue braccia a ballare: io lì ci stavo proprio bene.

Una milonga avvelenata,

un tango che mi ha rubato il cuore e non me lo vuole ancora restituire.
 

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