domenica

Lo stile dell’orchestra Osvaldo Pugliese ha sedotto La Via del Tango

L'importanza dell'orchestra di Pugliese è pari solo a quella di Annibal Troilo.
Infatti Pugliese insieme a Troilo è fautore di un rinascimento del tango . Osvaldo PUGLIESE è il compositore e il direttore d'orchestra di tango forse più onorato a Buenos Aires, non solo per le immense qualità artistiche grazie alle quali ha coniugato nel suo tango sentimento popolare e alta creatività d'avanguardia.

Una volta, egli disse ai membri della sua orchestra:

"Stiamo navigando nel vasto oceano del tango.
La cosa importante è conoscere le correnti che ci conducano al porto del cuore della gente.... Il tango deve essere sempre interpretato nei termini delle emozioni umane. Ha una voce umana. Per quel motivo dobbiamo produrre un suono che esprima esattamente quelle emozioni." È necessario lottare costantemente per l'autorinnovamento fino a trasformarsi in un strumento che stia in armonia con le voci del paese. Non possiamo fare la stessa cosa che stavamo facendo dieci anni fa. Dobbiamo trovare sempre qualcosa di nuovo; dobbiamo pensare sempre al domani."

La caratteristica che seduce l’ascoltatore, è la pulsazione della musica con ondate intermittenti, che dilatano i contorni del battere del tempo.

E’ come se le note che hanno il fondamentale compito di definire in modo preciso il ritmo, fossero state scritte con troppo inchiostro e la goccia nera ampliandosi avesse superato lentamente i contorni netti. Tutto questo si adatta perfettamente alle dinamiche dei movimenti dei ballerini, e corrisponde idealmente al lasso di tempo che intercorre tra l’impulso dell’uomo, prima del battere del tempo (intenzione), ed il movimento della donna (ascolto), qualche istante dopo.

Il tratto tipico di Pugliese è quello di creare nei quattro tempi della battuta dei vuoti quasi completi tra i due accentati, che pulsano in modo costante come dilatandosi e contraendosi.

E’ un andamento familiare, rassicurante, è come il battito del cuore.

Questo effetto viene ottenuto dando ai violini ed ai violoncelli il compito di cadenzare il ritmo con ampie e veloci arcate, mentre il pianoforte in secondo piano, con accordi sussurrati, crea il legame tra le due note accentate.

E’ immancabile poi la firma con la quale Pugliese conclude i sui tanghi. Nella ultime misure del brano viene preparato con un crescendo l’accordo finale, che esplode nell’ultima battuta con un fortissimo, però su un movimento inconsueto, il secondo, solitamente debole. Poi il silenzio con un pausa, lasciando l’ascoltatore all’improvviso in equilibrio sull’orlo del nulla.

Una pausa di tensione silenziosa e poi un accordo finale pianissimo, appena appoggiato che risolve il brano, in modo soffice e silenzioso...quasi rassicurante.

Gli ascoltatori più attenti dicono che in questo modo Pugliese ha saputo dimostrare la sua attenzione e considerazione della parte danzata del tango, lasciando l’ultima nota del brano alla libera sensibilità del ballerino.

Pugliese diventa il beniamino dei sobborghi cittadini. La classe operaia va in paradiso coi suoi ritmi e con le sue storie drammatiche . grazie al suo continuo lavoro sugli arrangiamenti e sulle caratteristiche del bandoneòn , fu in grado di creare una orchestra unica nelle sue sonorità; ma con una marcación ritmica particolare, attraente per i ballerini e che non sacrificava la qualità.

Cercando un cantante che fosse l'opposto di Chanel, Pugliese introdusse nella sua orchestra il cantante Alberto Morán, dalla vocalità drammatica e sensuale, con la rara attitudine alla mezza voce . si considera Pugliese un precursore nell'uso della sincope e del contrappunto ancor prima di Horacio Salgán e di Astor Piazzolla.

Ricordiamo celeberrimi : La Yumba (manifesto dello stile pugliese La Yumba il titolo è l'espressione onomatopeica del fraseggio dei suoi tanghi: yum-bà, yum-bà) è nella Yumba che si mette in evidenza lo stile di Pugliese contraddistinto dall’alternanza Forte e Debole negli accenti musicali.

In "Negracha" e"Malandraca", la novità è stata quella di rompere la tradizione compositiva consolidata dell’epoca e di proporre nello stesso brano atmosfere completamente differenti. Alle battute caratterizzate da ritmi incalzanti ed ostinati si affiancano passaggi melodici dove il tempo è come sospeso, per poi lasciare spazio a passaggi sincopati ed in contrappunto.

Con gli arrangiamenti in Recuerdo, A Evaristo Carriego, Mala junta, Desde el alma, Gallo Ciego, Zum, Los mareados, La Mariposa…si comprende la sonorità di Pugliese.

Tango scene from The Tango Lesson


Gavito y Duran "A Don Agustin Bardi" (Orch. Pugliese)


Gustavo Naveira y Giselle Anne - Tokio luminoso (Tangomagia)


A Evaristo Carriego - Osvaldo Pugliese (Teatro Colón 1985)

1 commento:

  1. E il sito di tango veramente completo
    E facile da capire.
    Complimenti agli autori.
    Finalmente qualcuno e riuscito a spiegare e a far capire quanto. Nel tango sia importante la musicalità.
    Bravi.
    Marico

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